Ultimo messaggio di Gesù

Ho trovato un modo per risolvere i conflitti tra colleghi

Testimonianze di fede – Ho trovato un modo per risolvere i conflitti tra colleghi

Traduzione di Ilaria Vangelista

Quando ero giovane, la gente introno a me diceva, “Come dice il proverbio ‘Tutti posano carichi sul cavallo volonteroso’ e ‘Noi non attaccheremo se non siamo attaccati’. In altre parole, non possiamo essere troppo ingenui ma dovremmo farci forti, altrimenti saremo vittime di bullismo da parte degli altri”. Sentivo che questi proverbi erano ragionevoli, e quando vedevo quei compagni codardi che erano costantemente vittime di bullismo a scuola mi sentivo più motivata a sostenere quel punto di vista. Come risultato, non importava se ero a scuola o a casa, una volta che qualcuno cercava di fare il prepotente con me io lo contrattaccavo per fargli capire che non era una che poteva essere vittima di bullismo.

Dopo essere arrivata in America, divenni una chef in un ristorante di sushi e facevo sushi nel banco a vista. I lavoratori nella cucina lavoravano molto lentamente e lasciavano sempre del disordine in cucina; erano anche pigri e bravi nel lavorare superficialmente, e non sembravano amichevoli. Vedendo tutto questo pensavo: “Per fortuna noi chef nel banco a vista e i lavoratori in cucina sono organizzati separatamente, perciò non abbiamo bisogno di lavorare assieme e non abbiamo bisogno di infastidirci l’un l’altro. Se lavorassi con loro ogni giorno, sicuramente non andrei d’accordo con loro”.

Un giorno, avevo esaurito una delle salse, perciò andai in cucina per andare a prenderne un po’. Tuttavia, Lili, che era la direttrice della cucina, mi disse in modo spazientito: “Dovresti prima parlare con me. Vedi, tutto ciò che mi rimane è questa piccola quantità”. Vedendo il suo comportamento nei miei confronti, mi arrabbiai parecchio. Pensai: “Va bene se non vuoi prestare nulla, ma perché no lo puoi dire con gentilezza? Pensi che sia semplice fare l’arrogante con me perché sono una brava ragazza?” Ma mi lamentai con me stessa senza rivelare nulla.

Dopo un attimo, Lili mi urlò di andare in cucina. Quando arrivai là, la vidi tirar fuori tutti i tipi di barattoli e contenitori, grandi e piccoli, e metterli sulla mensola, e vidi due nuovi arrivati che stavano lì vicino a guardare. Sapevo che Lili voleva usare questa opportunità per dimostrare il suo status nel nostro ristorante. Pensai tra me e me: “Voglio vedere cosa farai. Se vuoi litigare con me, hai scelto la persona sbagliata”. Dopo che aveva tirato fuori tutto, cominciò a chiedermi di preparare del sushi e metterci i condimenti. Ma prima che potesse finire di parlare la interruppi: “Scusa. Janney può insegnarmelo”. Prima che lei potesse reagire, mi girai e me ne andai, lasciandoli là con un’espressione stupefatta sulle loro facce. Lili non ebbe altra scelta se non rimettere tutto a posto. Ciò mi rese molto felice e pensai: “Non volevi forse tiranneggiarmi per stabilire la tua autorità? Cercandomi, stai cercando la persona sbagliata!”

Durante la notte, quando tornai a casa e pensai a cosa era successo quel giorno, mi sentii come se avessi fatto qualcosa di sbagliato. Poi, mi ricordai che una sorella aveva amichevolmente detto: “Noi siamo credenti in Dio, perciò non possiamo parlare e fare le cose come fanno coloro che non credono. La parola di Dio dice: ‘Coloro che appartengono al demonio vivono tutti per sé stessi. Il loro stile di vita e le loro massime sono prevalentemente le parole che giungono da Satana, come: ‘Ognuno per sé e che gli altri si arrangino’. Le parole di questi demoni, di questi grandi, di questi filosofi della terra sono diventate la loro vita. […] Questi veleni che sono stati infusi nel cuore del genere umano provengono tutti da Satana; nemmeno in minima parte provengono da Dio. Queste menzogne e assurdità, inoltre, vanno esattamente in senso opposto alla parola di Dio. È assolutamente chiaro che le realtà di tutte le cose positive vengono da Dio, mentre tutte quelle cose negative che avvelenano l’uomo arrivano da Satana’.

Grazie alla guida di Dio! Solo allora realizzai che ciò che io avevo rivelato quel giorno era la natura corrotta di Satana, e che io avevo trattato la mia collega basandomi su una delle regole di vita di Satana: “Tutti posano carichi sul cavallo volonteroso”. Traviata e corrotta da questa regola, pensai che non avrei dovuto essere troppo gentile o accomodante quando ero da sola con gli altri, che essere pazienti, tolleranti o accomodanti mi avrebbe fatto sembrare stupida e debole, e ciò mi avrebbe portata a guardare in basso ed essere tiranneggiata dagli altri, e che per proteggermi avrei dovuto imparare a essere cattiva e crudele. Ora vedevo che “Tutti posano carichi sul cavallo volonteroso” è la logica di Satana, e ciò è diametralmente opposto alla verità. Satana queste “filosofie” ingannevoli per deviare le persone, facendo perdere alla gente pazienza e tolleranza verso gli altri, tramare gli uni contro gli altri, senza sottomettersi a nessuno, e perdendo così completamente la somiglianza con gli esseri umani corretti. Dunque, quando Lili aveva mostrato un atteggiamento cattivo nei miei confronti, mi sono sentita a disagio. E per non essere tiranneggiata da lei, l’ho intimidita, mostrandole la mia forza cosìcchè non avrebbe più osato tiranneggiarmi. Siccome vivevo secondo le regole di Satana, non solo avevo perso l’occasione per testimoniare Dio, ma la nostra relazione era divenuta tesa. Così pensai a come negli ultimi giorni Dio usa la verità per fare la Sua opera per cambiare le indoli corrotte e purificarci dalle tossine di Satana. E solo agendo secondo le parole di Dio noi possiamo essere salvati e purificati. Con tutto questo in testa, presi un impegno convinto: in futuro, non mi sarei più affidata alle regole di vita di Satana nel relazionarmi con gli altri. Piuttosto, il mio modo di comportarmi si sarebbe basato sulle parole di Dio, e dovrò imparare a praticare la verità e vivere come un vero essere umano.

Dopo diversi giorni, per un giorno fui messa in cucina per dare una mano. Quando mi trovai a dover lavorare con un grasso ragazzo che era egoista, pensai “Riguardo a come appare, io ho solo bisogno di fare bene il mio lavoro. Non importa se ho bisogno di fare degli straordinari”. Con questa mentalità iniziai a lavorare. Con mia sorpresa, quando lui vide che facevo le cose velocemente, lui non faceva nulla. Per di più aveva un atteggiamento, come se l’avessi offeso, che mi fece sentire davvero molto a disagio. Pensai: “Ti sto solo aiutando con il lavoro con gentilezza. Ma tu pensi che io sia così dolce e semplice da tiranneggiare. Ma sei fortunato che ti sto facendo io tutto il lavoro. In questo caso, non farò più niente, nessuno dei due, così non penserai che sono una sfigata”. Ma quando pensai di smettere di lavorare, subito pensai alle parole di Dio: “Tutto ciò che accade alle persone è segno che Dio ha bisogno che restino salde nella loro testimonianza di fede verso di Lui. Anche se non ti è successo niente di importante sino a questo momento e non rendi una grande testimonianza, ogni dettaglio della tua vita quotidiana ha attinenza con la testimonianza a Dio. Se puoi guadagnarti l’ammirazione dei tuoi fratelli e delle tue sorelle, dei tuoi familiari e di tutti quanti intorno a te; se, un giorno, i non credenti verranno e ammireranno tutto ciò che fai e vedranno che tutto quello che Dio fa è meraviglioso, allora avrai reso testimonianza […]”.

Pensai: “Sì! Ciò che è successo oggi è stato permesso da Dio. La volontà di Dio è che quando mi relaziono con gli altri, devo essere tollerante, paziente, comprensiva, e amorevole verso gli altri, e posso relazionarmi con gli altri in armonia, ovvero vivere secondo ciò che significa essere Cristiani. In passato, quando mi affidavo alle regole sataniche di sopravvivenza per vivere, ciò che vivevo era una indole corrotta che non glorificava Dio. Oggi, devo mettere in pratica la verità e relazionarmi coi miei colleghi secondo le parole di Dio”. Dopo aver pensato a queste cose, non sentivo più un conflitto interiore. E continuai a fare il mio lavoro, e feci tutto il possibile. Anche se lui continuava a non lavorare, non mi sentivo una perdente, ma invece mi sentivo sicura e in pace.

Nei giorni a venire, quando i miei colleghi mi parlavano in modo sgarbato, o quando non mi aiutavano col lavoro, io pregavo immediatamente Dio, mi mettevo in disparte e li trattavo con calma. Quando interagivo con i miei colleghi basandomi sulle parole di Dio, riuscivo anche ad andare d’accordo con quei ragazzi che lavoravano in cucina. In passato, avevamo poco da dirci quando ci incontravamo, ma ora noi parliamo e ridiamo spesso assieme e ci aiutiamo a vicenda. Grazie a Dio! Sono le parole di Dio ad avermi cambiata e ad avermi aiutata e somigliare, almeno un po’, ad un vero essere umano.

Fonte: Investigare la Bibbia

Ho trovato un modo per risolvere i conflitti tra colleghiultima modifica: 2019-05-23T10:37:42+02:00da
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